Locazione di Immobile in Comunione: Guida Legale

locazione di immobile in comunione

Introduzione

La disciplina dell’amministrazione della comunione, regolata dall’art. 1105 del codice civile, sottolinea il diritto dei partecipanti a partecipare attivamente nell’amministrazione di beni comuni. Questo articolo stabilisce una regola importante per l’amministrazione ordinaria: la decisione deve essere presa sulla base della maggioranza dei partecipanti.

 

Quorum Deliberativi Distinti

È fondamentale notare che ci sono diverse tipologie di amministrazione locatizia, ognuna con i propri requisiti deliberativi. Per l’amministrazione ordinaria, la maggioranza semplice dei partecipanti è richiesta, calcolata in base al valore delle loro quote. Per l’amministrazione straordinaria, il quorum richiede i due terzi dei partecipanti, se le quote sono infranovennali. Mentre, se le quote sono ultranovennali, è richiesta l’unanimità. I comproprietari dissenzienti possono fare uso delle disposizioni dell’art. 1109 del codice civile per affrontare situazioni di disaccordo.

 

Locazione da Singolo Comproprietario

In alcune situazioni, un singolo comproprietario potrebbe concedere in locazione una parte della cosa comune senza la necessaria deliberazione da parte degli altri comproprietari. Questa situazione solleva questioni sulla validità ed efficacia del contratto di locazione e sui diritti degli altri comproprietari nei confronti del comproprietario locatore e del conduttore.

 

Opinione della Giurisprudenza

La giurisprudenza della Suprema Corte ha costantemente sostenuto che un singolo comproprietario può procedere alla locazione della cosa comune senza il consenso esplicito degli altri comproprietari. Questo può avvenire attraverso un mandato presunto o tacito, in modo da agire nell’interesse di tutti.

 

Legittimità dell’Azione Giudiziaria

Secondo diverse pronunce giuridiche, ogni comproprietario è legittimato ad agire in giudizio per il rilascio della cosa locata, sia che abbia stipulato il contratto o meno. Questo vale per diverse situazioni, tra cui la fine del contratto, la risoluzione per inadempimento o il recesso del locatore. Tuttavia, il conduttore potrebbe sollevare obiezioni solo se gli altri comproprietari dissentono dall’azione intrapresa.

 

Disposizioni in Caso di Disaccordo

La situazione cambia notevolmente se la maggioranza esprime il proprio dissenso nei confronti della locazione, rendendolo noto al comproprietario locatore e, se del caso, all’aspirante conduttore. In tal caso, la locazione è considerata invalida, e i contraenti potrebbero essere chiamati a rispondere di eventuali danni.
Questo articolo fornisce una panoramica delle regole di amministrazione della comunione e delle implicazioni della locazione di beni comuni da parte di singoli comproprietari secondo la giurisprudenza italiana. La comprensione di tali regole è essenziale per affrontare situazioni complesse di condivisione di proprietà immobiliari.

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