Tasse sull’affitto: Guida completa alla tassazione delle locazioni

tasse sull'affitto

Le tasse sull’affitto sono un aspetto fondamentale da comprendere sia per i proprietari di immobili sia per gli inquilini. In questo articolo, esploreremo dettagliatamente le diverse imposte che gravano sulle locazioni abitative e commerciali in Italia, fornendo chiarezza su chi è tenuto al pagamento e come vengono calcolate.

 

Tasse sull’affitto abitativo

 

Regime IRPEF di tassazione

Il regime fiscale delle locazioni abitative in Italia è gestito dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF). I proprietari di immobili affittati sono soggetti a tassazione, che può variare a seconda delle circostanze. Di seguito, vediamo le principali riduzioni IRPEF:

  •     Canone di locazione ridotto del 5%: Si applica ai contratti a “canone libero”.
  •     Canone ridotto del 35%: Valido per immobili di interesse storico o artistico.
  •     Riduzione del 30% del canone: Si applica agli immobili in comuni ad alta densità abitativa locati a “canone      concordato”.

Imposte indirette

Oltre all’IRPEF, i contratti di locazione devono affrontare imposte indirette, come l’Imposta di Bollo e l’Imposta di Registro. Ecco i dettagli:

  •     Imposta di Bollo: Deve essere applicata una marca da bollo da 16 euro ogni 4 pagine (o 100 righe) del contratto.
  •     Imposta di Registro: Commisurata al canone di locazione pattuito, solitamente il proprietario la paga. È del 2%, ma diventa una tassa fissa di 200 euro se il locatore è un’impresa soggetta all’IVA sulla locazione.

 

Regime sostitutivo della cedolare secca

La cedolare secca è un regime alternativo che semplifica la tassazione delle locazioni abitative. In questo sistema, un’imposta fissa sostituisce l’IRPEF, l’Imposta di Bollo e l’Imposta di Registro. Ecco le imposte con il regime della cedolare secca:

  •     Contratti a canone libero: Imposta sostitutiva del 21% sul 100% del canone.
  •     Contratti a canone concordato in comuni ad alta densità abitativa: Imposta sostitutiva del 10% del canone.

Tasse sugli affitti commerciali

 

Imposte dirette

Le locazioni di fabbricati a uso commerciale sono soggette all’IRPEF.

Il calcolo dell’imposta si calcola assumendo il maggior valore tra il canone risultante dal contratto di locazione ridotto forfettariamente del 5% e la rendita catastale rivalutata del 5%.

Imposte indirette

Per i contratti di locazione commerciali stipulati da persone fisiche, si applica l’Imposta di Registro al 2% sul corrispettivo annuo.

 

IMU su casa affittata

L’Imposta Municipale Unica (IMU) per le case in affitto varia in base alla categoria catastale dell’immobile e spetta al locatore. L’IMU su prima casa data in affitto deve essere versata solo da coloro che possiedono immobili rientranti nelle categorie catastali considerate di lusso.

 

Chi paga le tasse in affitto, il proprietario o l’inquilino?

Per l’IMU, il pagamento spetta sempre al proprietario dell’immobile, mentre la Tari grava sull’inquilino se l’appartamento è dato in locazione.

 

Per maggiori dettagli e informazioni specifiche, consulta il tuo consulente fiscale o legale di fiducia. È importante rimanere informati sulle leggi e le regolamentazioni fiscali locali che possono cambiare nel tempo

Recommended Posts