
La registrazione di un contratto di locazione è un passo fondamentale per conduttori e proprietari di immobili.
In questa guida completa, esploreremo i requisiti, i tempi e le opzioni disponibili per registrare correttamente un contratto di locazione.
Requisiti di Registrazione del Contratto di Locazione
Tutti i contratti di affitto di beni immobili devono essere obbligatoriamente registrati dal conduttore o dal proprietario.
I contratti con una durata inferiore a 30 giorni all’anno, noti come affitti brevi, sono esentati dall’obbligo di registrazione.
I nuovi contratti di locazione devono includere una clausola in cui il conduttore attesta di aver ricevuto informazioni sulla prestazione energetica dell’edificio.
Tempi e Procedure di Registrazione
Dopo la stipula del contratto di affitto, è obbligatorio registrarlo presso l’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni.
Entro 60 giorni dalla firma del contratto, il proprietario deve notificare all’inquilino la registrazione avvenuta.
Se il contratto viene registrato dopo i 30 giorni, il proprietario può utilizzare il ravvedimento operoso per sanare la mancanza, ma durante il periodo precedente la registrazione, l’inquilino non è tenuto al pagamento del canone di locazione.
Modalità di Registrazione del Contratto di Locazione
Per registrare un contratto di locazione, ci sono due opzioni:
- Utilizzare i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, obbligatori per agenti immobiliari e possessori di almeno 10 immobili e facoltativi per gli altri contribuenti abilitati ai servizi telematici.
- Richiedere la registrazione in ufficio, compilando il modello RLI presso l’agenzia delle Entrate.
Cedolare Secca e Registrazione
La cedolare secca è un regime fiscale alternativo che esenta il locatore dall’imposta di registro e dall’imposta di bollo.
È possibile optare per la cedolare secca al momento della registrazione del contratto o in un secondo momento.
Tuttavia, in regime di cedolare secca, il reddito generato dalla locazione non è considerato ai fini dell’IRPEF e non offre agevolazioni fiscali.
Costi della Registrazione del Contratto di Locazione
Il costo della registrazione comprende l’imposta di registro, che è in base al tipo di immobile e generalmente corrisponde al 2% del canone annuo con un minimo di 67 euro.
Vi è anche l’imposta di bollo, calcolata in base al numero di copie e alla lunghezza del contratto, solitamente a 16 euro ogni 100 righe per copia.
Per immobili ad uso abitativo, il costo dell’imposta di registro è il 2% del canone annuo moltiplicato per gli anni di durata dell’accordo.
Nei contratti di affitto commerciali, l’imposta di registro è fissata all’1% del canone annuo per i soggetti passivi IVA e al 2% negli altri casi.
Registrazione Online del Contratto di Locazione
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate, è possibile registrare direttamente online i contratti di locazione senza la necessità di installare alcun software.
Non è obbligatorio allegare una copia del contratto in determinate situazioni, come per le locazioni abitative tra persone fisiche che non svolgono attività d’impresa, arte o professione, oppure quando si tratti di un contratto con un numero massimo di 3 locatori e 3 conduttori.
Spese di Registrazione e Obblighi Contrattuali
A meno che non sia specificato diversamente nel contratto, le spese di registrazione devono essere suddivise equamente tra le parti, ciascuna responsabile del 50% dell’importo totale.
La suddivisione delle spese non influisce sull’obbligo di registrazione, che è responsabilità del proprietario secondo la Legge di Stabilità del 2016.