
L’accertamento tecnico preventivo è un procedimento cautelare, disciplinato dall’art. 696 c.p.c., che consente di stabilire le cause tecniche oggettive che hanno determinato un vizio.
Questo strumento mira a costituire una prova “prima del processo” ed “in vista del processo” e viene adoperato, ad esempio, quando c’è pericolo di deperimento o alterazione delle prove, la necessità di effettuare interventi urgenti per ripristinare lo status quo ante o eliminare una situazione di pericolo.
Presupposti dell’accertamento tecnico preventivo
I presupposti dell’accertamento tecnico preventivo sono il fumus boni iuris e il periculum in mora. Il fumus boni iuris consiste in una valutazione sommaria della fondatezza della domanda, mentre il periculum in mora sussiste quando c’è il rischio di subire un pregiudizio se si dovessero attendere i tempi di una causa ordinaria.
Procedura dell’accertamento tecnico preventivo
La procedura per lo svolgimento dell’ATP prevede i seguenti passaggi:
- deposito del ricorso presso il tribunale di competenza;
- notifica di ricorso alla controparte;
- nomina di un Consulente Tecnico di Ufficio;
- redazione di una relazione scritta entro il termine indicato dal Giudice.
Se si richiede una consulenza tecnica preventiva prima dell’instaurazione della causa, questa può essere utilizzata nel processo successivo.
Invece, se la richiesta di consulenza viene fatta durante il processo, viene automaticamente inclusa nel giudizio in corso.
Tempi
I tempi del procedimento ex art. 696 c.p.c. possono variare in base alla rapidità del tribunale e alla complessità della materia. Un procedimento di media complessità potrebbe concludersi in circa 6 mesi/1 anno. Tuttavia, la consulenza tecnica preventiva ex art. 696 c.p.c. è l’alternativa più rapida ed economica rispetto alla strada della causa ordinaria.
Costi
I costi della consulenza tecnica preventiva ex art. 696 c.p.c. possono variare in base all’entità della controversia. Oltre al costo dell’avvocato, occorrerà versare un contributo unificato variabile in base al valore della controversia e il costo della notifica del ricorso alla controparte. Inoltre, la parte che ha introdotto il procedimento deve corrispondere il compenso al tecnico nominato dal giudice per la redazione della perizia. Anche il costo del consulente tecnico di parte può essere aggiunto, qualora il ricorrente vogli avvalersene. Nonostante ciò, i costi del procedimento sono inferiori al costo totale di un procedimento ordinario.
ATP in caso di infiltrazioni di acqua
Le infiltrazioni di acqua possono causare danni significativi ai luoghi e la loro ricerca può essere resa difficile da fattori esterni.
Le ATP utilizzate in caso di infiltrazioni di acqua possono prevenire tali rischi e aiutare a identificare i responsabili dei danni, se ad esempio si tratti del condominio o dei proprietari esclusivi del piano soprastante. Tali danni spesso derivano da lavori al manto impermeabilizzante non eseguiti correttamente o dalla mancata manutenzione dello stesso.
ATP ai fini ella composizione della lite
L’accertamento tecnico preventivo (ATP) previsto dall’art. 696 bis c.p.c. è un particolare tipo di accertamento tecnico preventivo introdotto dalla Legge n. 80 del 2005. Può essere richiesto senza necessità di urgenza e il consulente nominato dal giudice deve tentare la conciliazione prima di depositare la relazione peritale.
Se la mediazione ha successo, il verbale della conciliazione ha efficacia esecutiva e può essere utilizzato per eseguire tutte le forme di esecuzione, nonché per iscrivere un’ipoteca giudiziale.
Nel caso in cui la conciliazione non abbia successo, entrambe le parti possono richiedere di acquisire la relazione nel successivo giudizio di merito.
Guarda anche il mio video sull’argomento!