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Il decreto Ristori, ormai legge dopo essere stato approvato in Parlamento, ha previsto un rimborso per i proprietari che hanno ridotto il canone ai conduttori, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid 19.
In questo periodo, molti proprietari hanno deciso di venire incontro ai loro inquilini rinegoziando a ribasso i canoni di locazione, diminuendone così gli importi. Con l’approvazione del decreto Ristori, è stato introdotto un rimborso, pari al 50% sull’ importo scontato ai conduttori sul canone di locazione, fino al limite massimo di € 1.200,00 annui.
Rimborso per i proprietari: quali i requisiti?
Due sono i requisiti che deve avere l’immobile, previsti dal decreto, affinché sia applicabile il rimborso:
- deve trattarsi di un immobile ad uso abitativo;
- deve trovarsi in un comune ad alta densità abitativa.
Il rimborso è stato previsto dall’articolo 9, bis 1- bis del decreto, in base al quale il locatore, per fruire del beneficio, deve comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate la rinegoziazione del canone e qualunque altra informazione che possa essere utile perché venga erogato il contributo.
Quando entra in vigore il provvedimento?
Per far fronte alla spesa di tale contributo è stato istituito un fondo denominato “Fondo per la sostenibilità del pagamento degli affitti di unità immobiliari residenziali” avente una dotazione per l’anno 2021di 50 milioni di euro.
Il decreto prevede altresì che il Direttore dell’Agenzia delle entrate debba adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto un provvedimento con il quale saranno regolamentate le modalità di accesso all’agevolazione.