Termine di Grazia nelle Locazioni: una breve guida

termine di grazia nelle locazioni

Bentornato nel mio blog!

Negli articoli precedenti riguardanti lo sfratto per morosità e lo sfratto per finita locazione, ho spesso citato il termine di grazia nelle locazioni, specificando quando viene concesso (locazioni per uso abitativo) e quando invece il giudice è impossibilitato per legge a concederlo (locazioni commerciali).

In questo focus ti spiegherò cosa si intende per termine di grazia nelle locazioni e quando si può realmente ottenere.

Che cos’è il Termine di Grazia nelle Locazioni

Quando il giudice ritiene che il conduttore abbia delle difficoltà comprovate nel saldare gli importi dovuti al locatore, può assegnare un periodo di tempo (non superiore ai 90 giorni), entro il quale conduttore potrà sanare la morosità in questione.

Questa possibilità è prevista dall’art. 55 della legge dell’equo canone (l. n. 392/1978):

Ove il pagamento non avvenga in udienza, il giudice, dinanzi a comprovate condizioni di difficoltà del conduttore, può assegnare un termine non superiore a giorni novanta.

La legge prevede, altresì, che il giudice fissi un’udienza per verificare l’adempimento del conduttore al pagamento, in una data successiva non oltre i 10 giorni dalla scadenza del termine imposto. Se in questa udienza la morosità non è stata sanata (o non è stata sanata del tutto), lo sfratto verra convalidato.

Ti faccio un Esempio Pratico:

Il Giudice dispone il termine di grazia a 90 giorni, nell’udienza del 30 settembre, per il conduttore (il signor Y), che non ha pagato gli ultimi 3 mesi di canone al proprietario di casa (il signor X).
In questo caso il signor Y avrà la possibilità di saldare il suo intero debito entro il 29 dicembre dello stesso anno.
Il giudice potrà fissare un’udienza, non oltre l’8 gennaio, in cui verrà verificato l’adempimento del conduttore.

A questo punto esistono 3 opzioni:

  • il signor Y ha pagato i canoni arretrati: la disputa ha esito positivo per entrambe le parti;
  • il signor Y non ha pagato i canoni arretrati: il giudice convalida lo sfratto;
  • il signor Y ha pagato solo parzialmente i canoni arretrati: anche in questo caso il giudice convalida lo sfratto.

È possibile richiedere un nuovo termine di grazia?

Mettiamo il caso che il conduttore abbia pagato entro il termine di grazia i canoni scaduti e la disputa sia finita bene per entrambi le parti in causa.

Cosa succede nel caso in cui il conduttore, dopo aver saldato la morosità, si rende inadempiente per i canoni successivi?
In questo particolare caso il locatore dovrà aprire un nuovo procedimento di convalida di sfratto (con una diversa intimazione).

Per quanto riguarda il conduttore, ha pieno diritto di appellarsi nuovamente al termine di grazia (o al versamento in udienza). Onde evitare situazioni di stallo infinite, il numero massimo in cui è possibile richiedere il termine di grazia è di 3 volte nell’arco di 4 anni. Esaurite queste possibilità, lo sfratto verrà sicuramente convalidato.

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